Qualche mese fa era uscita la pubblicità della collezione Marni for H&M, della quale avevo brevemente scritto qui.
Nel descrivere l’idea della pubblicità, Sofia Coppola aveva detto : Com’è nato il progetto? Come si è evoluto? (…) nel filmato dovevano esserci una tenda, musicisti e Bryan Ferry in smoking. Nel video ho cercato di riprodurre tutta quell’eleganza».
Per la colonna sonora ha usato Avalon, di Bryan Ferry. «Il brano mi è venuto in mente subito, e l’ho tenuto presente per tutto il tempo in cui ho scritto. Ho buttato giù una pagina, con le scene e le inquadrature, e mentre scrivevo lo ascoltavo. Avalon crea immediatamente quell’atmosfera di mondo da sogno, sofisticato, di mistero. Mentre giravamo le scene era in sottofondo».
Non so se sia riuscita realmente a fare quello che aveva in mente, questo video che usa la medesima canzone, Avalon, si.
Avalon è una canzone di Bryan Ferry. Bryan Ferry è quel cantante che sta al sesso almeno quanto il sedere di Belen sta al pataloncino sgualcito di quell’edizione dell’Isola dei Famosi.
Bryan Ferry è quello di Slave to Love. Slave to love è quella canzone di 9 settimane e mezzo che è quel film di questo e questo.
Questa canzone, questo video, queste persone stanno ai soldi almeno quanto luglio stia ai saldi di fine stagione e Mara Carfagna alle palpebre spalancate così.
Quasi sempre quelli sfondati di soldi son pure belli e anche intelligenti, son statistiche.
Quelli che son belli, intelligenti coi soldi trombano di più.
Sovente, gente di questo tipo, vive momenti belli, belli come son loro.
Il video è riuscitissimo.